Baliato di Sicilia - Riapertura al culto del Santuario di Santa Maria d’Alemanna
La Santa Messa è stata officiata dal vescovo di Piazza Armerina, S.E. rev.ma Mons. Rosario Gisana, nella piazza antistante il Santuario con la partecipazione delle autorità civili e militari della città tra cui il sindaco avvocato Lucio Greco ed un grande concorso di popolo festante.
Alle celebrazioni hanno partecipato oltre al Balivo Antonino Sala FamOT, il cancelliere del Baliato Giovanni Condello FamOT, i confratelli Don Pasquale Di Dio FamOT, Michele Cirignotta FamOT, Gualtiero Cataldo FamOT, Salvatore Saglimbene FamOT; i candidati Marcello Cocuccio e Nino Di Mauro.
Al termine del rito sacro il Balivo Antonino Sala FamOT è intervenuto manifestando la gioia di tutto l’Ordine Teutonico per la riapertura dell’antico luogo di culto e per leggere l’importante messaggio del Gran Maestro S.E. P. Frank Bayard inviato per la speciale occasione che ha suggellato il legame tra Gela e Vienna nel nome della Madonna dell’Alemanna.
Questo evento ha assunto un significato importate per i Familiari di Sicilia, sia perché il Baliato, già Commenda autonoma, trae la propria denominazione proprio dalla Madonna degli Alemanni di Gela, sia perché questo luogo santo è storicamente legato fin dal Medioevo alla presenza in Sicilia dell’Ordine Teutonico. Oltretutto la Madonna dell’Alemanna è la patrona della città dal 1450, anno del ritrovamento dell’icona in stile bizantino proprio nel luogo dove fu poi edificato il santuario.
L’icona della Madonna dell’Alemanna, fu portata in città dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico secondo la testimonianza dell’abate Rocco Pirri, che furono chiamati nell’isola Alemanni e perciò la chiesa di Santa Maria dei Teutonici fu appellata anche degli alemanni o dell’Alemanna. I racconti popolari, tramandati da generazione in generazioni, parlano del rinvenimento della venerata icona di Maria SS. d’Alemanna in un modo miracoloso intorno al 1476.
Si narra infatti che un contadino mentre arava la terra si accorse che i suoi buoi non proseguivano più; pensando che si trattasse di un ostacolo proveniente da qualche corpo duro sottostante il terreno, il contadino si mise a scavare, fino a quando le sue mani cominciarono a tirar fuori una tavola sulla quale s’intravvedeva una immagine dipinta: era l’effige della Beata Vergine. Nel momento stesso in cui estrasse dal terreno l’intero quadro, il contadino si accorse che i due buoi si erano inginocchiati. Al termine della cerimonia l’icona della Madonna degli Alemanni è stata intronizzata dal rettore don Rosario Sciacca FamOT nella sua sede all’interno del santuario al di sopra della botola dove fu ritrovata tanti secoli addietro.
Prof. Antonino Sala FamOT
Balivo di Santa Maria degli Alemanni - Sicilia